Leggere, Raccontare, Recitare, Cantare per il vostro bambino che è nel suo caldo e avvolgente nido materno in cui vive, si emoziona, mangia, dorme insieme a voi è anche questo un atto d’amore…
Ogni bambino fin dal concepimento, comincia a creare una relazione d’amore con la propria mamma; infatti per un lungo periodo si nutrirà insieme e attraverso la mamma.
Diversi studi scientifici hanno dimostrato che un bambino quando è nel grembo materno è in grado di ascoltare certi suoni e di ricordarli anche dopo la nascita.
Il primo organo sensoriale che si sviluppa nel feto è l’udito.
Infatti già nei primi anni del 900, fu scoperta la “sensibilità ai suoni del feto” che in risposta a suoni trasmessi vicino all’addome della madre, si registrava un aumento del battito cardiaco fetale.
Nel 1947 Tomatis, otorinolaringoiatra francese, con le sue ricerche arrivò a concludere che dalla maturazione dell’udito dipende anche lo sviluppo successivo del sistema nervoso. Hepper, successivamente scoprì che la prima risposta del feto al suono avviene alla 19° settimana con toni di 500HZ e arriva a 1000-3000 HZ alla 35°settimana gestazionale.
La voce della madre, è il suono più intenso e maggiormente conosciuto dal feto; di conseguenza il neonato già dopo due giorni dalla nascita dimostra la sua preferenza per la voce materna. Dagli studi sugli apprendimenti fetali è emerso che ci sono diversi modi attraverso cui il bambino apprende già prima di nascere; ad esempio:
Questi apprendimenti possono essere attivati anche attraverso la lettura, il canto e il racconto, che generano effetti benefici sullo sviluppo del feto e della madre; in quanto il bambino sviluppa un’attitudine e un attaccamento buono con la madre mentre la mamma potrà essere maggiormente rilassata e creare una affettuosa relazione con il proprio figlio.
A partire circa dalla diciottesima settimana il bambino inizia a sentire i primi suoni veri e propri, come il battito del cuore, il respiro o il gorgoglio dell’intestino della mamma.
Intorno alla ventiquattresima settimana, invece, lo sviluppo dell’udito è completo, e il bambino è in grado di percepire suoni provenienti sia dall’interno della pancia che dall’esterno. In questo frangente, la voce della mamma si colloca in una doppia dimensione: è sia un suono endogeno, proveniente dall’interno, che dalla laringe passa attraverso la colonna vertebrale e arriva alla pancia, che si trasforma in una cassa di risonanza, sia un suono esogeno, proveniente quindi dall’esterno.
Questa caratteristica della voce materna è unica e la rende perfettamente riconoscibile dal bambino. Ciò che il bambino coglie della voce materna non sono però le singole parole, ma il timbro, la durata, l’altezza e l’intensità della voce. Il bambino quindi percepisce la musicalità e il ritmo della voce della mamma. Ed è attraverso questa musicalità che passa il contenuto comunicativo più importante, quello emotivo; che può realizzarsi anche attraverso la lettura, narrazione e il canto di breve fiabe, ninnananne e/o filastrocche.
Nell’ultimo trimestre di gravidanza la lettura ad alta voce è molto utile e significativa per il vostro bambino/vostra bambina, perché?